Si chiama “Lingua franca” il primo blog del corso di italiano per stranieri, libello base, all'I.T.I.S. Giovanni XXIII.
Il blog:
Si propone come uno strumento che facilita la comprensione fra i popoli, perchè ci porta dritti al cuore dei loro problemi, delle difficoltà d'inserimento. I ragazzi, di età diverse, firmandosi o in modo anonimo, raccontano le loro esperienze, i pensieri che custodiscono nel cuore, le loro considerazioni: si parte dal viaggio per arrivare in Italia alla famiglia, poi la giornata a scuola, il tempo libero, il lavoro dei genitori e naturalmente gli amici.
Lo scopo:
L'obiettivo è dare voce a ragazzi che a volte non trovano espressione, ingessati dalla paura di non potersi spiegare bene in una lingua che non è la loro, incoraggiandoli a parlare dei ricordi, delle gioie, delle riflessioni nate con la migrazione. Vogliamo dare a tutti i ragazzi italiani e stranieri uno spazio per esprimersi e agli insegnanti uno strumento per lavorare sulla lingua in maniera creativa e speriamo gratificante. Il titolo del blog è “Lingua franca” perché l’italiano viene utilizzato come lingua comune e come ponte linguistico fra alunni che vengono da tanti paesi diversi, ma nello stesso tempo anche “franca” perché queste pagine speriamo possano prestarsi a veicolare in maniera più immediata ed autentica la loro realtà interna.
A chi è rivolto:
Naturalmente il blog è rivolto prima di tutto agli alunni della scuola e ai loro insegnanti. Attraverso “lingua franca” vogliamo dare a tutti i ragazzi, italiani e stranieri, il messaggio che la lingua - che tutti, a vari livelli, stanno studiando - è prima di tutto un meraviglioso strumento di relazione e di scambio, e con il blog hanno la possibilità di utilizzare questo strumento per conoscersi e per comunicare idee, ricordi e riflessioni. Questa è anche la motivazione più forte ed il modo più facile per imparare.
Lingua franca: strumento di lavoro per le classi
Si intende coinvolgere le classi, incrementare gli scambi e unire i ragazzi, lavorando sulla lingua; "lavorando” perché per realizzare materiali da pubblicare tutti devono lavorare sui testi e devono imparare qualcosa. Ma è un obiettivo comune da raggiungere insieme. Incrementare gli scambi vuol dire dare a tutti occasioni di apprendimento e di crescita, separare gli alunni pensando o dicendo di volerli, in questo modo, favorire non può, secondo noi, che impoverire l’ambiente scuola e preparare un futuro di divisioni e contrapposizioni per tutti.